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Dipartimento di Tutela
Salute

Capo Dipartimento,

Prof. Dr. Bruno Gentile

Premessa

La salute è un bene supremo ed è un diritto fondamentale della persona, ma spesso si dimentica che è anche un dovere da parte nostra proteggerla, tutelarla e salvaguardarla, garantendo essa attraverso una nostra attenta e corretta condotta di vita.

Questa è la massima alla quale ci ispiriamo e sarà anche la “mission” del nostro Dipartimento e cioè la salvaguardia ed il “Tagliando” dello stato di salute dei nostri associati e dei lavoratori delle nostre aziende consociate, puntando ad offrire, direttamente alla persona e ai datori di lavoro, un rinnovato modello di approccio in tema di “Prevenzione Primaria “, tuttora unico strumento di diagnosi e cura della nostra salute,

In un’epoca in cui il sistema sanitario non riesce a garantire più “tutto a tutti” ma solo “tutto quello che realmente serve a chi ne ha veramente bisogno”, preservare la propria salute diventa condizione imprescindibile.

A tale uopo è sempre utile ricordare l’aforisma: “La salute nella vita forse non è tutto, ma sicuramente senza la salute tutto è niente”.

“Non basta prevedere la malattia per guarirla, ma occorre insegnare la salute per conservarla”

Ippocrate 400 a.c.

 

In lunghi decenni in Sanità abbiamo assistito ad un allontanamento progressivo dalla metodologia ed osservazione della persona a vantaggio di un pragmatismo esasperato ed un crescente spazio occupato dall’impiego di nuove tecnologie. Pur riconoscendone il contributo spesso decisivo in procedure diagnostiche e terapeutiche, non si può tuttavia negare che in nome del progresso tecnologico si sia perso nel tempo, nella relazione medico-persona, l’interesse per l’ascolto e l’attenzione nei confronti della narrazione umana. In decenni abbiamo reso frettoloso e sbrigativo il dialogo, abbiamo perso la visione sistemica, abbiamo “parcellizzato” il sapere scientifico enfatizzando l’ultra-specializzazione, abbiamo dimenticato di esplorare il disagio e la sofferenza umana dietro la richiesta di aiuto.

Abbiamo insomma reso commerciale un rapporto medico-persona tanto che fino a poco tempo fa si utilizzava il termine di “cliente” al fruitore del Bene Salute.

Purtroppo non va dimenticato che per lungo tempo la stessa definizione di “salute” è stata considerata soltanto per esclusione, come “la condizione in assenza di malattia”. In realtà, nonostante poi si sia riconosciuta ad essa un’accezione più completa, ancora oggi si fatica a riflettere che le due variabili “salute e malattia” altro non sono che le due facce di una stessa medaglia, separate tra loro da un sottilissimo confine o limite da esplorare ed analizzare attentamente. Lo stesso aforisma “i sani sono malati che non sanno di esserlo”, conferma tale osservazione.

Ma mentre la malattia si può riconoscere, la salute è un bene “invisibile” per il quale è giunto il momento che ci si debba sensibilizzare nel riconoscerlo. In che modo farlo? Ebbene, proprio attraverso l’ascolto della narrazione umana, la conoscenza della storia familiare e personale, delle abitudini fisiologiche e di vita, del contesto ambientale di vita e relazionale.

Su questa linea di pensiero si muoverà dunque Il nostro Dipartimento con l’intento primario di garantire benessere alla persona, integrando storia umana e sapere scientifico.

Sogniamo pertanto un Dipartimento libero e dinamico, agile tra tradizione e modernità, rapido nel cogliere le novità in campo scientifico, analizzando in maniera documentale pregi e difetti, vantaggi e svantaggi, senza condizionamenti e pregiudizi. Uno dei nostri primi impegni sarà quello di affrontare lo sviluppo in Sanità della cosiddetta Rivoluzione Digitale, mediante la quale da una tecnologia elettronica analogica si è gradualmente passati ad operare con tecnologie elettroniche digitali, grazie ad Internet e tutti gli strumenti che lo utilizzano, quali computer, tablet, smartphone, ecc. Noi pensiamo che essa debba essere una risorsa, debba integrare e migliorare l’attività umana, ma non sostituirsi mai all’uomo e alle relazioni tra uomini.

Il nostro Dipartimento dovrà quindi essere sempre attento ad intercettare le novità, pur restando orgogliosamente legato ad un’antica tradizione scientifica che non va dissipata; esso sarà adogmatico e non riduzionista, un Dipartimento di iniziativa, non di attesa e non reattivo.

AMBITI DI STUDIO DEL DIPARTIMENTO E SERVIZI OFFERTI AD ISCRITTI E AD AZIENDE CONSOCIATE

 

Prevenzione primaria ambientale

Informare, formare, educare, attraverso seminari, convegni, giornate di studi una vera cultura ambientalista in Sanità, partendo dalla ferma convinzione che senza un Ambiente sano, anche le più nobili iniziative in tema di tutela della salute sarebbero destinate a fallire miseramente. In tal senso noi riteniamo, alla luce delle nuove conoscenze e dei ripetuti riscontri epidemiologici, che la maggior parte delle malattie croniche, che negli ultimi decenni sono esponenzialmente aumentate, debba ritenersi di origine ambientale a causa della immissione in Natura di un carico di centinaia di migliaia di sostanze, di origine chimica o fisica, derivanti principalmente dall’attività antropica.

Prevenzione primaria integrata

Organizzare incontri programmati, presso sedi organizzative del Dipartimento o delle stesse aziende consociate, con chiunque mostri desiderio ed interesse di conoscere ed approfondire notizie circa il proprio stato di salute, mediante la somministrazione e successiva compilazione di un questionario interattivo, debitamente autorizzato a tutela della privacy.

N.B.: In entrambe le nostre prospettive di intervento, il lavoro che ci siamo ripromessi di svolgere sarà quello di contribuire, a latere e senza conflittualità con il nostro  Sistema Sanitario Nazionale,  a rinvigorire le iniziative atte a promuovere sul Territorio, partendo proprio dai nostri associati e dalle nostre imprese consociate, la prevenzione in tutte le sue espressioni:  informando, formando ed educando, attraverso momenti programmati di incontri e seminari; favorendo una migliore comprensione senza generare alcun timore; sviluppando una giusta percezione del rischio ed una migliore consapevolezza soggettiva.

Tutto, per sancire una fondamentale necessità e cioè che la Prevenzione Primaria si può e si deve fare!

Proposte del dipartimento

Territorio

Promuovere una nuova figura di medico, un Manager della Salute, più preventore e meno prescrittore, da qualificarsi mediante specifici Corsi di Formazione Generale, da definire nella conduzione e nei programmi, nei quali coinvolgere medici specialisti, sociologi, psicologi ed economisti.

La presenza di queste nuove figure professionali potenzierà e rafforzerà, in termini di risorse umane e formazione specifica, quella filiera che va dai medici di famiglia, alle ASL fino ai corridoi esterni e ai reparti degli Ospedali, e garantirà una maggiore capacità di prevenire il forte impatto negativo su salute, socialità ed economia da parte dell’incremento costante delle malattie croniche, legato ad inquinamento ambientale ed aumento della sopravvivenza.

Università

Prevedere già durante il corso universitario di Medicina e Chirurgia, la introduzione del programma di un Corso Specifico sulla Prevenzione Primaria, con aggiornamenti costanti e nuovi paradigmi, coinvolgendo epidemiologi, scienziati, sociologi, psicologi.

I futuri medici, più inclini solitamente a valorizzare il proprio talento nel saper riconoscere tempestivamente una malattia, devono cimentarsi maggiormente a saper riconoscere la “Salute Personale” e ad identificare i punti di debilità, familiari ed acquisiti. Per riuscire in ciò devono però rafforzare l’abitudine all’ascolto, farsi “recettori”, senza pregiudizi, del racconto narrativo umano, e, soprattutto, devono imparare a comunicare con disponibilità ed attenzione sincera. In gioco, non vi è solo una questione “biologica”, ma una relazione di stima e fiducia umana, reciproca che va sempre conquistata e salvaguardata.

Scuola

Programmare, già a partire dai primi anni di scuola, la realizzazione di un corso di studio, con pediatri, medici specialisti, sociologi, psicologi coinvolti assieme ad insegnanti e genitori, che valorizzi il “Bene Salute” e sappia trasferire già nei piccoli, nel modo più giusto, l’importanza di acquisire le regole basilari di una corretta condotta di vita, basata principalmente su una sana ed equilibrata alimentazione ed una regolare attività motoria (si auspica in tal senso che siano sempre più numerose scuole con una propria palestra attrezzata). È auspicabile quanto prima possibile che il bambino comprenda che il “corpo”, che la Natura ci ha donato, è l’unico posto in cui possiamo e dobbiamo vivere!

ASSO raggruppa Micro, Piccole e Medie Imprese, Professionisti e Manager, centinaia di migliaia di soggetti imprenditoriali, divenendo così un interlocutore importante per le Istituzioni, il Sindacato e per tutto il mondo imprenditoriale.

Tutela, protegge, supporta, rappresenta ed aiuta lo sviluppo di tante piccole Aziende che costituiscono il cuore vero e pulsante dell’economia italiana fatta della loro cultura, tradizione, esperienza ed innovazione. 

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